Brunetta G. Piero – Padre Dante che sei nel cinema
TITOLO:
Brunetta G. Piero, Padre Dante che sei nel cinema, in Dante nel cinema, Longo Editore, Ravenna 1995, pp. 21-28.
ABSTRACT:
Si analizza la presenza dantesca a partire da Fellini e Pasolini. L’elemento del viaggio all’interno del lavoro di Fellini può essere visto come un itinerarium mentis, piuttosto che un itinerarium ad Deus come nella Commedia. Nel caso di Pasolini, invece, si ha un peregrinare labirintico all’interno delle realtà di borgata, alla ricerca di un salto, un mutamento anche se ci fosse una pena da scontare.
Si ripercorre, quindi, la presenza storica di Dante dai primi film degli anni dieci con L’Inferno (1911) della Milano Films, per passare al modulo comico e ironico in Maciste all’inferno (1926), fino al soggetto scritto a quattro mani da Ezra Pound e Ferruccio Cerio nel 1933. L’importanza della materia dantesca consiste, in particolare per il cinema delle origini, nelle possibilità evocative e di set che la Divina Commedia permette; nel secondo dopoguerra, invece, sarà usata come metafora riferita «alla guerra civile e alle lacerazioni profonde all’interno del tessuto sociale nazionale».
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No web.
CODICE:
ISBN: 88-8063-087-3