Titolo originale: Pia de’ Tolomei
Regia: Sergio Grieco
Paese: Italia
Anno: 1958
Genere: Storico
Durata: 102 minuti
Colore: Colori
Audio: Italiano
Soggetto: Carlo Infascelli, Giuseppe Mangione
Sceneggiatura: Leo Bomba, Edoardo Anton, Giuseppe Mangione, Carlo Infascelli
Fotografia: Tino Santoni
Montaggio: Alma Tedeschi
Musiche: Carlo Rustichelli
Scenografia: Beni Montresor, Peppino Piccolo
Costumi: Beni Montresor
Produzione: Do. Re. Mi. Roma, Procinex Parigi
Produttore: Carlo Infascelli
Pia De’Tolomei: Ilaria Occhini
Ghino Perticari: Jacques Sernas
Nello Della Pietra: Arnoldo Foà
Bice: Bella Darvi
Nello Della Pietra, il malvagio capo di parte ghibellina, tiranneggia Siena. Pia de’ Tolomei, figlia del capo di parte guelfa che è in esilio, tenuta nella città come ostaggio, vive sola e ritirata nella sua casa, confortata dall’amore di un giovane pittore, Ghino Perticari. Questi sta raccogliendo i fedeli di parte guelfa, che raggiungeranno l’esercito dei Tolomei, pronto a dare battaglia ai ghibellini per rientrare in Siena. Per il tradimento di un capitano di ventura le forze dei Tolomei sono battute; Nello che ha nelle sue mani molti prigionieri guelfi, minaccia di farli uccidere; ma si dichiara disposto a lasciarli eventualmente in vita, chiedendo in cambio la mano di Pia, della quale è follemente innamorato. La povera ragazza, alla quale è stato detto che Ghino è morto combattendo, vorrebbe ritirarsi in convento, ma per evitare il massacro dei suoi concittadini si adatta a sposare il tiranno. Ghino Perticari che è stato raccolto morente da un pastore, riceve amorevoli cure, e ben presto ritorna a Siena, dove apprende che la sua Pia è andata sposa a Nello Della Pietra. Fuori di sé per il dolore e lo sdegno, penetra nel palazzo del tiranno col proposito di rapire Pia. Questa, con la morte nel cuore, lo congeda dicendogli di non poter venire meno al giuramento fatto davanti all’altare. Una cognata di Nello, mossa da basso rancore, eccita l’ira del tiranno contro la moglie facendogli credere ch’essa lo tradisce. Nello fa rinchiudere la sventurata in una torre fra le paludi della maremma, dove la malaria la consuma. Venutone a conoscenza, Ghino Perticari tenta di liberare l’amata; ma nella lotta provocata dal suo tentativo Pia perisce insieme al suo malvagio consorte.