Titolo originale: Satana, il dramma dell’umanità
Regia: Luigi Maggi
Paese: Italia
Anno: 1912
Genere: drammatico
Lunghezza: 1960 metri
Colore: bianco e nero
Audio: muto
Soggetto: Guido Valente, ispiratosi al Paradiso Perduto di John Milton e alla Messiade di Friedrich Gottlieb Klopstock
Sceneggiatura: Guido Valente
Fotografia: Giovanni Vitrotti
Produzione: Società Anonima Ambrosio, Torino
Satana: Mario Bonnard
Gesù Cristo: Mario Voller-Buzzi
Furio: Enrico Lupi
Maria, la fioraia: Giuseppina Ronco
La cortigiana Fiammetta: Mary Cleo Tarlarini
Una cortigiana: Margherita (Rina) Albry
L’opera, divisa in due parti e quattro atti ambientati in epoche diverse, è un importante contributo al linguaggio cinematografico grazie alla resa di una struttura che collega episodi ed epoche differenti con un uno stesso tema. Il film ripercorre nei quattro atti la presenza di Satana e il suo rapporto con l’umanità in quattro epoche diverse: Satana contro il Creatore nel Paradiso Terrestre, Satana contro il Redentore ai tempi di Cristo, Il demone verde, ossia Satana nel Medioevo, in epoca medievale, e infine Il demone rosso, ossia Satana nella vita moderna.